ALTRO
Si segnala che la Conferenza Unificata ha emanato l’Accordo 6 luglio 2017 “Accordo ai sensi dell’articolo 9 comma 2 lettera c) del decreto legislativo 28 agosto 1997 n. 281 tra il Governo le Regioni e gli Enti locali concernente l’adozione di moduli unificati e standardizzati per la presentazione delle segnalazioni comunicazioni e istanze.”
Con tale Accordo sono adottati i moduli unificati e standardizzati in materia di attività commerciali e assimilate (Allegato 1) e in materia di attività edilizia (Allegato 2).
GESTIONE RIFIUTI
Si segnala l’ordinanza 3 luglio 2017, n. 7610 del T.A.R. Lazio, Roma, Sez. II con cui viene rinviata al 24 gennaio 2018 l’udienza pubblica in cui si dovrà valutare il ricorso della Società Exitone S.p.A. contro Consip S.p.A., in cui si chiede l’annullamento del provvedimento con cui la Società Consip ha aggiudicato la gara, per l’affidamento del sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri), in favore del Raggruppamento Temporaneo di Imprese (RTI) Almaviva S.p.A.
Il rinvio della causa comporterà, dunque, un ulteriore slittamento alla piena entrata in vigore del Sistema Sistri in quanto (RTI) Almaviva S.p.A. solo a decorrere da quella data saprà se sarà confermato o meno il suo affidamento.
ALTRO
E’ stata trasmessa al parlamento la Relazione sullo Stato dell’Ambiente, questa pubblicazione è un aggiornamento sui principali indicatori ambientali del nostro Paese, ma anche uno strumento, il più ampio e completo, per chi desidera approfondire sotto il profilo scientifico la situazione dell’ambiente italiano.
La presente pubblicazione è consultabile sul portale del Ministero dell’Ambiente al seguente link: clicca qui.
DANNO AMBIENTALE
La sentenza della Seconda Sezione della Corte di Giustizia UE, 13 luglio 2017 causa C-129/16, afferma che le disposizioni della direttiva 2004/35/CE, sulla responsabilità ambientale in materia di prevenzione e riparazione del danno ambientale, devono essere interpretate nel senso che, sempre che la controversia di cui al procedimento principale rientri nel campo di applicazione della direttiva 2004/35, esse non ostano a una normativa nazionale che identifica, oltre agli utilizzatori dei fondi su cui è stato generato l’inquinamento illecito, un’altra categoria di persone solidamente responsabili di un tale danno ambientale, ossia i proprietari di detti fondi, senza che occorra accertare l’esistenza di un nesso di causalità tra la condotta dei proprietari e il danno constatato.
Più specificamente per i Giudici l’articolo 16 della direttiva deve essere interpretato nel senso che, non osta a una normativa nazionale ai sensi della quale non solo i proprietari di fondi sui quali è stato generato un inquinamento illecito rispondono in solido, con gli utilizzatori di tali fondi, di tale danno ambientale, ma nei loro confronti può anche essere inflitta un’ammenda dall’autorità nazionale competente, purché una normativa siffatta sia idonea a contribuire alla realizzazione dell’obiettivo di protezione rafforzata e le modalità di determinazione dell’ammenda non eccedano la misura necessaria per raggiungere tale obiettivo, circostanza che spetta al giudice nazionale verificare.
In altre parole la giurisprudenza comunitaria ammette che possa esistere una norma nazionale che preveda una protezione rafforzata più stringente rispetto a quella comunitaria.
GESTIONE RIFIUTI
Si segnala il comunicato stampa del 17 luglio 2017, pubblicato sul sito dell’Ispra, con il quale si dà avviso della pubblicazione del sedicesimo “Rapporto Rifiuti Speciali” edizione 2017.
I dati sulla produzione e gestione dei rifiuti speciali, annualmente aggiornati da ISPRA, sono consultabili sul sito web del Catasto Rifiuti, all’indirizzo : clicca qui.
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